Pian piano la lumachina arrivò

piano

Piano, senza fretta, senza affannarsi troppo. Mia madre me lo ripeteva sempre, quand’ero ragazzina e frequentavo il conservatorio e il liceo. Contemporaneamente. Mi vedeva fare i compiti a mezzanotte dopo cinque ore di scuola e quattro di conservatorio. Preparava il tè mentre io sbattevo la testa contro i libri e diceva “Con calma”. Da qualche tempo mi sorprendo spesso a pensarci. Uno dei libri che ho letto a gennaio, Il pastore d’Islanda, mi ha colpito proprio per questo. Un passo dopo l’altro, non puoi che arrivare a destinazione. Ma allora come si fa a controllare l’ansia? Esiste davvero un modo per evitarla?

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Perché è importante programmare un giorno di puro relax

Il relax è qualcosa che spesso e volentieri diamo per scontato. Vuoi per un eccessivo senso del dovere, vuoi perché ci fa sentire in colpa l’idea di languire su un divano. Fatto sta che spesso ci dimentichiamo che anche il corpo, come un cellulare, ha bisogno di essere ricaricato. Non parlo delle ore di sonno, benché anche loro abbiano un’enorme importanza. Parlo soprattutto di un giorno alla settimana da dedicare esclusivamente a noi stessi. Il benessere va praticato. Se dunque è importante programmare i propri impegni lavorativi e sociali, d’altro canto è ugualmente essenziale dedicare del tempo al relax. Il che non significa ritagliarsi venti minuti per una puntata di una serie tv. Significa programmare, letteralmente, un intero giorno solo per noi.

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Come il SEO ci ha rovinato la spontaneità

Nalin

In questi giorni penso spesso al SEO. “Non hai niente di meglio a cui pensare”, direte voi. Giusto. Almeno finché non mi prendo la prossima sbandata Irish del secolo, penso a queste cose. Per chi ancora non sapesse cos’è, rimando a questo link. Chiunque gestisca un blog sa per certo quanto sia importante rispettare le regole del SEO. Perché altrimenti scompari nel mare magnum dei post presenti in rete. Se non sai come restare a galla, affoghi. E va bene così, davvero, è cosa buona e giusta. Eppure, certe volte, mi prende la nostalgia dei tempi in cui non sapevamo nemmeno che ci fossero, delle regole. I tempi in cui eravamo blogger per pura passione, senza niente da guadagnare né da vendere né da comprare. Quando un blog serviva solo per condividere con gli altri ciò che ci piaceva davvero. Non perché fossimo influencers, ma perché ci andava di parlarne, e basta. Bei tempi, quelli.

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Daily planning: perché è importante e dove trovare planner gratis

Il daily planning (programmazione giornaliera) è sempre stata un mostro, per me. Ho sempre odiato programmare in anticipo ciò che avrei fatto durante il giorno. Il punto fondamentale è che sono pigra e, soprattutto, molto disorganizzata. Credo di aver ereditato questa caratteristica da mio padre, famoso per aver studiato il programma per la Maturità in una settimana. E per non aver mai programmato le lezioni, da insegnante di matematica. Ecco, in questo io sono molto simile a lui. Vado a braccio in ogni situazione, presentazioni di libri e convegni accademici inclusi. Eppure, certe volte è necessario darsi una regolata, tirarsi le orecchie e organizzarsi. E adesso vedremo perché.

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Non così giovani: i ventenni e l’angoscia del futuro

I giovani ventenni, Anno Domini 2017

I giovani ventenni e l’angoscia del futuro. Perché ho scelto questo sottotitolo per il post? Beh, perché da venticinquenne non posso che ritenerlo il più azzeccato per descrivere la situazione attuale della mia generazione.




La frase che noi ventenni degli anni 10 ci sentiamo ripetere più spesso da chi è più grande di noi è immancabilmente questa: “Alla tua età, io avevo già…”. Dopo i puntini di sospensione possono esserci diverse affermazioni: avevo già un figlio, due figli, tre carovane di figli, una moglie, due divorzi, tre vacche, un bue, un lavoro a tempo indeterminato, una collezione di francobolli eccetera.

Non è importante ciò che viene dopo i puntini di sospensione. Ciò che conta è quel “io avevo già”. E noi? Noi che abbiamo?

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