Aprile, dolce dormir… ehm, leggere. Ammetto che questo mese mi è scivolato via dalle mani a una velocità incredibile e che davvero non so dove sia andato a finire. Siamo già arrivati a maggio, l’anno accademico sta per concludersi, tra dieci giorni torno in Italia per un mese. Il tempo vola, parrebbe. Intanto, però, tra un volo e l’altro, ecco a voi, come ogni mese, le letture e i telefilm delle ultime settimane.
p.s. troverete forse più libri del solito perché ho incluso anche le letture della Weekathon primaverile.
I libri di aprile
LA TRAMA:
Con grande talento Chamisso mette a fuoco un mondo in cui tutto si vende. E il povero Peter Schlemihl, in cerca di lavoro, si vende l’ombra al diavolo in cambio della ricchezza. Questa perdita dell’ombra è l’enigma che affascina chi legge: essa infatti, pur mantenendo un senso unitario, assume valenze sempre diverse. Il racconto trova la sua maggior forza vitale proprio in questa impossibilità di ridurre l’ombra a un suo significato preciso e immobile. Solo così essa conserva il suo valore, restando sempre veramente ombra, senza mai prendere “corpo”; e solo così l’immaginazione conserva il suo libero gioco e il racconto anima l’impreveduto e l’imprevedibile della poesia.
LA MIA OPINIONE:
Un’opera che ho avuto la fortuna di leggere poco prima di affrontarne lo studio al corso master di filosofia all’università. Non starò qui a tediarvi con riflessioni accademiche, ma vi consiglio vivamente di leggerlo. È un testo arguto, pervaso da un’ironia sottile e intelligente, strutturato quasi come un racconto popolare con tanto di morale. Davvero delizioso.
LA TRAMA:
Capelli rossi, una spruzzata di lentiggini e lo sguardo impertinente: tutti a St. Petersburg conoscono Tom Sawyer. I pirati sono i suoi eroi, l’avventura lo scopo della sua vita, i guai la sua professione (per la disperazione dell’intero paese, ma soprattutto dell’energica zia Polly). Tom marina sempre la scuola, passa le giornate al fiume a nuotare e una volta scappa persino di casa per andare a vivere su un’isola insieme ai suoi amici. Ma l’impresa in cui sta per imbarcarsi con l’amico Huck Finn gli procurerà più grane del previsto, incluso l’odio di un feroce assassino. Ce la farà Tom a scampare alla sua vendetta?
LA MIA OPINIONE:
Questo è uno di quei libri che da bambina mi sconsigliavano di leggere perché “da maschietti”. Dio, quanto odio queste etichette orribili! Quand’ero piccola io, però, ancora si usavano ed è stato così che mi sono ridetta a leggere questo romanzo alla veneranda età di 25 anni. L’ho adorato, naturalmente. È un libro divertente, scacciapensieri, caratterizzato da personaggi unici (la mia preferita, va da sé, è zia Polly). Ne ho avuto la conferma: sono una fan sfegatata della narrativa per ragazzi, da sempre e per sempre.
LA TRAMA:
Il rancore verso il mondo; un suicidio che sconvolge alcune vite; una comunità spirituale dove ognuno sembra intento a costruire la felicità comune. Il giovane Uto, che entra in questa comunità con la forza devastante di un virus distruttore…
LA MIA OPINIONE:
Sono al mio secondo libro di De Carlo e no, non mi sono ancora fatta un’idea su di lui. Non riesco a capire se mi piaccia o meno perché cambio idea ogni due pagine. Due di due mi è piaciuto davvero tanto, anche se pure lì ci sono stati dei momenti in cui mi è venuta voglia di gettare il libro dal balcone. Però al 90% mi è piaciuto e comunque mi ha lasciato un ottimo ricordo. Con Uto i momenti in cui mi è venuta voglia di picchiare l’autore sono stati un tantino di più, ma anche questo non mi è dispiaciuto. Il finale mi ha fatto un po’ storcere la bocca, ma ammetto che ha un suo senso. L’inizio, invece, è così pieno di infodump che davvero io boh. Nell’insieme, però, un tre su cinque se l’è portato a casa. Vedremo con la mia prossima lettura…
LA TRAMA:
—NOVELLA CONCLUSIVA DI “DOVE VAI TU”—
Si sono arresi alla potenza dei sentimenti combattendo le proprie paure e affrontando ogni dolore.
Dave e Keira ritornano, uniti più che mai, ma la vita continua a metterli alla prova.
Riusciranno a superare le nuove sfide imposte dal destino?
LA MIA OPINIONE:
Se avete letto Dove vai tu, non potete lasciarvi scappare questa novella conclusiva che vede tornare Dave e Keira, una coppia vera e portata su carta con vero amore. Non aspettatevi un insulso romanzo rosa da quattro soldi, con la Cipriano. Questa ragazza ci sa fare davvero e a mio parere, e lo ripeterò sempre, è la Colleen Hoover italiana.
LA TRAMA:
Evie Boyd is fourteen and desperate to be noticed.
It’s the summer of 1969 and restless, empty days stretch ahead of her. Until she sees them. The girls. Hair long and uncombed, jewelry catching the sun. And at their centre, Suzanne, black-haired and beautiful.
If not for Suzanne, she might not have gone. But, intoxicated by her and the life she promises, Evie follows the girls back to the decaying ranch where they live.
Was there a warning? A sign of what was coming? Or did Evie know already that there was no way back?
LA MIA OPINIONE:
Ogni tanto mi capitano, libri così. Libri che hanno avuto un successo pazzesco, che un sacco di gente ha adorato e che a me fanno dire “mbah”. 1) La trama è un fatto vero, quindi lei ha cambiato i nomi e stop, di suo non c’è quasi niente 2) la scrittura è gelida, ti fa l’effetto di un ghiacciolo al limone sui denti a dicembre 3) in quelle poche parti in cui scrive qualcosa di intelligente, ti sembra di sentirla ridacchiare a distanza mentre ti dice “guarda come sono brava, guarda che gran figata ho scritto” 4) la protagonista è odiosa. Poco male, non è scritto da nessuna parte che il personaggio principale debba essere una compagnia piacevole. Solo che 350 pagine con una stronza come voce narrante non sono il top del top 5) l’abbiamo capito che il tema principale è il bisogno di affetto e attenzioni. È chiaro. Non c’è bisogno che me lo ripeti ogni due pagine come fossi ritardata. Cribbio.
LA TRAMA:
Amy’s husband Hugh says he isn’t leaving her.
He still loves her, he’s just taking a break – from their marriage, their children and, most of all, from their life together. Six months to lose himself in South East Asia. And there is nothing Amy can say or do about it.
Yes, it’s a mid-life crisis, but let’s be clear: a break isn’t a break up – yet . . .
However, for Amy it’s enough to send her – along with her extended family of gossips, misfits and troublemakers – teetering over the edge.
For a lot can happen in six-months. When Hugh returns, if he returns, will he be the same man she married? Will Amy be the same woman?
Because if Hugh is on a break from their marriage, then so is she . . .
The Break is a story about the choices we make and how those choices help to make us. It is Marian Keyes at her funniest, wisest and brilliant best.
LA MIA OPINIONE:
Ho un debole per la narrativa irlandese, lo ammetto. Per essere ancora più precisi, ho un debole per la narrativa dublinese. Il fatto è che, mi si perdoni, mi piace tantissimo ripercorrere la città in cui vivo attraverso un romanzo. Amo riconoscere i luoghi, i modi di dire, i problemi (molto interessanti i lunghi capitoli sull’ottavo emendamento). Questo, poi, è davvero un ottimo romanzo, e sono sicura che presto o tardi arriverà anche in Italia perché qui è stato un vero best seller. Una donna, un uomo, una pausa di riflessione. Senza mai perdere l’ironia.
LA TRAMA:
The new collection of short stories from award-winning author Tessa Hadley.
Lottie announces at the breakfast table that she is getting married. The youngest daughter of a large and close-knit family, Lottie is nineteen but looks five years younger. Her fiancé is Edgar Lennox, a composer of religious music and lecturer at Lottie’s university, forty-five years her senior.It is a story of romantic dreams and daily reality, family loyalties tested but holding, and the comedy and solace to be found in small moments. Evoking a world that expands beyond the pages, it marks the beginning of what is an astonishing collection to treasure.
LA MIA OPINIONE:
Ho scovato questo libro per caso, in biblioteca, mentre vagavo tra gli scaffali aspettando l’amica francese. Mi ha colpita il titolo, e non ho capito subito che si trattasse di una raccolta di racconti (edizione pessima, fatemelo dire). Anche la sinossi parla soltanto del primo racconto e non c’è scritto other stories da nessuna parte. Ma siccome sono una persona sensata, ho sfogliato le pagine e a quel punto me ne sono accorta, sì, che erano storie brevi. Non credo che sia l’ideale iniziare a conoscere un autore o un autrice dai racconti. Forse un romanzo (e ne ha scritti) mi avrebbe permesso di capire meglio. Così, a una prima lettura, direi che Tessa Hadley mi piace: ha la penna affilata e riesce a dire molto con poco. Sicuramente prenderò un suo romanzo, in futuro, e vedrò se il giudizio sarà confermato o meno.
LA TRAMA:
Darrow is a Helldiver. A pioneer of Mars.
Born to slave beneath the earth so that one day, future generations might live above it.
He is a Red – humankind’s lowest caste. But he has something the Golds – the ruthless ruling class – will never understand.
He has a wife he worships, a family who give him strength. He has love.
And when they take that from him, all that remains is revenge . . .
LA MIA OPINIONE:
Si tratta del primo volume di una serie distopica (tradotta anche in italiano). Amo molto i distopici in generale, e questa mi sembra una serie originale, intelligente e con molto da dire. Vi aggiornerò con i prossimi volumi.
LA TRAMA:
Due ragazzi, fratelli e sorella, un amico particolare. Ambigui legami, stretti fino ai limiti morbosi, la possibilità di un sodalizio eccentrico eppure normale come solo negli anni verdi si riesce a intrecciare. Una piccola epopea dell’età atrocemente felice e devastante che è la giovinezza.
LA MIA OPINIONE:
Un racconto lungo insolito, surreale. Per certi versi (ma non prendetemi troppo alla lettera, è stata più che altro una sensazione) mi ha ricordato il Boris Vian di La schiuma dei giorni, benché quest’ultimo mi sia piaciuto MOLTO di più. Questo è un racconto scorrevole, geniale e doloroso nel finale. Avrei voluto scaraventare Elisabeth giù da una finestra, più di una volta nel corso della lettura. Per il resto tutto bene.
LA TRAMA:
Vanessa never wanted to be a contractor, but ever since her husband died, she has been trying to hold together his business. Her attempts are constantly hampered by sexy, charming Joe Coleman, another local contractor who wants nothing more than to buy her out. Now they’re thrown together in a job at Eden Manor, a bed and breakfast and huge renovation job that can only be completed if they work together.
Vanessa is willing to be a professional and work with Joe if she has to. But she trusted him in the past and only got burned as a result, so she’s never going to let down her guard with him again.
It would be a lot easier if he wasn’t so irresistible–and if he didn’t seem to want so much more from her than her business.
LA MIA OPINIONE:
Un raccontino leggero, scorrevole, che si legge in poche ore. Piacevole, senza dubbio, anche se lascia poco quanto niente. Ottimo per intervallare letture decisamente più impegnative.
I telefilm di B.
Questo mese mi sono concessa la visione di questo telefilm di cui parlano tutti da qualcosa come secoli. L’ho iniziato con grande ritardo, lo ammetto, ma mi ha conquistata subito. Mi è piaciuto tutto: la trama, la recitazione, l’esaltazione dei rapporti di amicizia. Si sorride, si ride, si piange e si tira su col naso. Val davvero la pena di vederlo.
Anche questo mi sta piacendo davvero moltissimo. Prossimamente potrò dirvi di più perché sono appena all’inizio della seconda stagione. Per ora posso assicurarvi che è una serie davvero ben fatta, spesso geniale, che porta a riflettere sulle criticità del nostro tempo. Molto molto interessante.