Libri che fanno piangere: chi di voi va subito alla loro ricerca alzi la mano. Non so se si tratta di una mia particolare morbosità, ma ho sempre amato i romanzi tristi. Magari si tratta anche di libri con un lieto fine, ma che comunque ci fanno penare nel corso della storia. Piangere per un libro (ma anche per un film) ha un immenso potere catartico. Ecco a voi una delle mie famose liste di lettura, questa volta con una serie di romanzi che vi faranno piangere senza pietà. Di molti di questi titoli è possibile anche recuperare il film, cosa che consiglio soprattutto per Love story. Incredibile ma vero, questo è uno di quei casi in cui la pellicola è superiore al romanzo. By the way, preparate i kleenex e una scatola di cioccolatini consolatori. Scrivetemi pure nei commenti i vostri titoli “dolorosi”: muoio dalla curiosità.
Libri che vi faranno piangere tutte le vostre lacrime
Che ragione poteva avere l’incantevole Kitty – occhi splendenti, capelli alla garçonne – per sposare il gelido e inamabile dottor Fane – batteriologo alle dipendenze del governo inglese – se non il puro panico? Panico, soprattutto, di fronte alla prospettiva di deludere la madre, implacabile tessitrice di brillanti matrimoni. Non meraviglia allora che Kitty cada subito vittima del sorriso ammaliatore dell’uomo più popolare di Hong Kong, Charlie Townsend, a sua volta regolarmente sposato. Ma nei romanzi di Maugham la beffarda complessità della vita scompiglia a ogni pagina le carte e rimette in gioco i destini, spiazzando il lettore.
Love story
Oliver Barrett IV, a wealthy jock from a stuffy WASP family on his way to a Harvard degree and a career in law . . . Jenny Cavilleri, a sharp-tongued, working-class beauty studying music at Radcliffe . . .
Opposites in nearly every way, Oliver and Jenny are kindred spirits from vastly different worlds. Falling deeply and powerfully, their attraction to one another defies everything they have ever believed—as they share a passion far greater than anything they dreamed possible . . . and explore the wonder of a love that must end too soon.
One of the most adored novels of our time, this is the book that defined a generation—a story of uncompromising devotion, of life as it really is . . . and love that changes everything.
La fiera delle vanità
In queste pagine si narrano le vicende parallele di due donne molto diverse: Becky Sharp, tanto coraggiosa e intelligente quanto astuta, arrivista e priva di scrupoli, e la sua compagna di scuola Amelia Sedley, emblema di virtù ma anche terribilmente ingenua e un po’ sciocca. Dominato da un garbato sarcasmo che a tratti si trasforma in un’ironia più feroce, La fiera delle vanità sconvolse la società letteraria vittoriana per la schietta descrizione della realtà sociale dell’epoca, che sia l’ambiente mondano londinese, quello esotico dell’India colonizzata, quello militare, rozzo e primitivo, oppure quello ipocrita e perbenista della Chiesa. Su questo molteplice sfondo si snoda con incredibile fluidità una narrazione dominata da molteplici personaggi. Manca, in questo romanzo, un eroe completamente positivo: al suo posto, per la prima volta, si muovono sulla pagina figure che non sono semplici manichini, ma uomini in carne e ossa
Colpa delle stelle
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
Il grande Gatsby
Lo scenario è quello dei frenetici anni Venti, di cui Fitzgerald stesso e la moglie Zelda furono favolosi protagonisti. Attraverso le sue feste brillanti e stravaganti, il «grande Gatsby» non mira tuttavia che a ritrovare l’amore di Daisy. Ma è possibile ricatturare il passato? Al di là della romantica suggestione, il sogno di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza. Come l’originario “sogno americano” di un Mondo Nuovo, che, come ogni sogno di purezza astratta, la realtà frantuma e disperde.
colpa delle stelle mi aspettavo facesse piangere molto di più.
Tra i libri che mi hanno fatto piangere come una fontana per me il top dei “lacrimosi” è Un giorno!