Una mamma per amica: 6 lezioni di vita

Eccovi sei lezioni da Una mamma per amica che, come alcuni di voi sapranno, è il mio telefilm preferito in assoluto. Ho visto tutte e sette le stagioni qualcosa tipo 15 volte (otto se includiamo l’ultima su Netflix) e credo di non aver ancora finito. A proposito, nei prossimi giorni arriveranno dei post molto interessanti in merito, tra i quali una sfida di lettura basata sui libri letti da Rory e altre curiosità sul cast e sul telefilm stesso. E adesso… andiamo.

1) Essere sempre buona e disponibile e gentile porta soltanto a un mare di guai

Alzi la mano chi ricorda Taylor Doose! Dio, che rompiballe. Non so quanti di voi vivano in un paesino come me, sta di fatto che funziona proprio come a Stars Hollow. Tu sei brava, gentile, aiuti le vecchiette ad attraversare la strada e va a finire che in men che non si dica ti ritrovi a fare la regina del gelato come Rory o qualcosa del genere. Va bene la generosità, va bene essere sempre gentili, ma c’è un limite a tutto.

Ad esempio, perché mai gente sconosciuta dovrebbe sedersi al mio tavolino al mio bar preferito mentre sono lì in perfetta solitudine che fumo una sigaretta, leggo un buon libro e sorseggio un caffè? E perché dovrebbe sentirsi autorizzata a chiacchierare senza interruzione per mezz’ora anche quando tu hai fatto chiaramente capire che vuoi essere lasciata in pace? Perché hai una faccia da fatina buona come Rory, ecco perché! Sono antipatica, va bene? Sono la nonna di Heidi! La signora Rottermeier! La zia Polly! Mollatemi!

2) La perfezione stanca

 

Ah, Dean! Posso dirvi una cosa? Non vi arrabbierete, vero? A me Dean è sempre stato un po’ sulle balle. Sarà per quel bel faccino pulito, per la facilità con la quale snocciola i suoi “ti amo”, e poi quei capelli! God! Oh insomma.
Ho adorato Jess, lo ammetto, ma soprattutto ho amato tantissimo Logan. Lui è LUI. Carino ma problematico, problematico ma non psicopatico, studioso ma non secchione, folle con un briciolo di giusto buonsenso. Imperfetto, ecco.

3) “Devi abbrutirti”

“I’m ready to wallow now” “Hey Joe, it’s Lorelai, I need a pizza with everything”

La famosa citazione di Lorelai sull’abbrutimento post-traumatico resterà sempre nel mio olimpo delle citazioni geniali. Per abbrutimento si intende quella fase del dolore in cui il soggetto piange per ore, imbratta fazzoletti, rompe oggetti, strappa foto e, soprattutto, mangia pizza. Il momento dello sfogo, ecco. Quante volte cerchiamo di tenerci tutto dentro per dimostrare agli altri e in primo luogo a noi stessi di essere “forti”? E invece no. Qualche piantino da femminuccia non ha mai fatto male a nessuno, anzi.

4) C’è sempre un amore che non smetterà mai difare male

La storia si ripete, si sa, e tutto torna, e questa è una delle lezioni principali di questo telefilm. Ed è così che “il grande amore” della vita di Lorelai ha il suo spazio anche nella vita di Rory. Christopher e Jess appartengono entrambi alla categoria dell’amore dannato e perduto, quello che ci ha fatte disperare, piangere, strillare invano.
Il classico uomo che hai scelto senza un motivo, così, irrazionalmente. Magari senza avere granché in comune e soltanto per una qualche forza ancestrale che ci ha spinte verso quella persona in particolare e non verso le tremila altre che sarebbero potute andare decisamente meglio.
Qualche ingenuo mi dirà “l’amore è questo”. Bah, insomma. Quella è passione, attrazione, fascino dell’insano, di ciò che già sappiamo sarà sbagliato. Amore è svegliarsi ogni giorno fianco a fianco per trenta, quaranta, cinquant’anni e dirsi ancora ciò che Robert Jordan scrisse a sua moglie nella dedica a L’occhio del mondo: “A Harriet, cuore del mio cuore, luce della mia vita, per sempre”.

5) Leggi! Evidenzia! Prendi appunti!

Se c’è una cosa che proprio non capisco è il perché certa gente si ostini a conservare i libri come fossero bomboniere. Si sa, le bomboniere sono gli oggetti più inutili che esistano il mondo. Sono soprammobili, stanno lì a prender polvere e i libri non sono questo. I libri sono di più.
Sono lunghissime passeggiate al parco, macchie d’erba, macchie di caffè, sottolineature fatte con evidenziatori colorati. Insettini non meglio identificati che sono atterrati tra le pagine mentre eri al mare. Sabbia, lande sterminate di appunti presi con penne diverse. Orecchiette, orecchioni, segnalibri infilati alla rinfusa, ricordi di viaggi.
Non capirò mai i lettori che alla prima piegolina alla copertina iniziano a urlare, quelli che non sottolineerebbero MAI una bella citazione. Penso che così si perda del tutto il gusto della lettura. Poi si sa: a ciascuno il suo.

6) Il caffè ci salverà la vita

Ho letto da qualche parte che bere caffè riduce il rischio d’infarto. Non so quanto sia una baggianata da 1 a 20, ma ciò che so con assoluta certezza è che il caffè riduce la mia dose d’infelicità quotidiana. Uscire di casa, andare in ufficio e sapere che a metà mattina potrò andare a prendere un caffè mette le cose in una prospettiva completamente diversa.
Il caffè è chiacchiere in libertà con un’amica, col fidanzato, col tuo migliore amico. Sigarette accese e libri aperti. Non è una bevanda: è uno stato d’animo e, nel mio personale dizionario delle cose belle, corrisponde sicuramente a un piccolo spicchio di felicità.
Se queste non sono lezioni di vita!

12 risposte a “Una mamma per amica: 6 lezioni di vita”

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